Il business viaggia elettrico
Chi ha scelto Spro ti conferma che è un partner di successo.
Esperienze di Business
85.PIZZA, Milano
Dark kitchen che consegna a domicilio le proprie pizze.
INTERVISTA A MARCO CAPUTO, CO-FOUNDER DI 85.PIZZA.
Inaugurare la propria dark kitchen ed essere travolti, poco dopo, da una pandemia. È quanto successo a Marco Caputo, co-founder di 85.pizza, realtà emergente del food nata a Milano il 12 febbraio 2020. Quando si dice “tempismo perfetto”.
Fortunatamente, sin dall’inizio del progetto, Marco e i suoi soci avevano puntato tantissimo sulla qualità delle consegne: il servizio di premium delivery è alla base di 85.pizza, insieme alla cura nella scelta delle materie prime e alla preparazione delle pizze sull’onda della tradizione. E proprio di consegne green e risparmiose che parliamo con Marco.
Marco, da quali esigenze è nata la collaborazione con Askoll?

Fin dall’inizio abbiamo cercato di offrire un’elevata qualità del servizio: scegliere di fare le consegne con degli scooter elettrici significa avere un’attenzione particolare per l’ambiente, poter raggiungere i nostri clienti velocemente e dovunque, anche in ZTL, e infine contenere i costi di gestione della flotta.

Inoltre, per garantire la consegna di pizze fragranti, come appena sfornate, è stato cruciale allestire i nostri Spro con Hotbox, il forno professionale dedicato per le consegne a domicilio e in grado di controllare la temperatura e l’umidità, mantenendo così le pizze a una temperatura costante di 85°.

Ormai lavorate con Askoll e Hotbox da molti mesi: quali sono i punti di forza?

La cosa che maggiormente ci ha colpito dei nostri Spro è l’efficienza delle batterie che ci permettono di fare l’intero servizio giornaliero senza la necessità di cambiarle o ricaricarle. E, parlando di ricarica, la comodità del connettore plug and play è impagabile.

Spicca moltissimo anche l’abbattimento dei costi di gestione della flotta: sapevamo che con gli scooter elettrici avremmo risparmiato in benzina, ma in pochi sanno che i costi di bollo e di assicurazione sono estremamente contenuti, così come i costi di manutenzione.

E, parlando di costi, noi abbiamo approfittato dell’eco-bonus statale [valido per tutto il 2021, ndr]: acquistare la flotta risparmiando il 30% sul prezzo di listino rende il passaggio all’elettrico ancora più accessibile anche alle piccole e piccolissime imprese. In questo modo, cominci a risparmiare da subito è il business corre più veloce.

Uno dei nostri obiettivi, infine, era quello di portare a casa delle persone l’esperienza della pizza servita al tavolo e, grazie al connubio con Hotbox abbiamo raggiunto l’obiettivo.
85.pizza è nata poco prima dell’inizio della pandemia, ma voi avevate esperienze pregresse nel campo della ristorazione. Secondo te, cos’è cambiato per la ristorazione dopo il Covid?

Inutile dire che, a livello operativo, il lavoro è diventato molto più complesso – già solo attrezzarsi con mascherine e DPI ha richiesto un grande impegno.

Una cosa che invece è cambiata in positivo è il rapporto con il cliente, ora molto più attento alla qualità non solo del prodotto, ma anche dell’esperienza. Se prima ordinare a domicilio era una necessità, magari sporadica, per velocizzare la preparazione della cena così da avere più tempo per sé, ora le persone scelgono il delivery per rendere più appagante una serata, per il gusto assaggiare cibo nuovo, se vogliamo anche per viaggiare con la mente. Insomma, si sceglie il delivery per vivere un’esperienza.

 

Quindi, come immagini il futuro del food delivery?

Secondo me, il trend di crescita del food delivery continuerà anche dopo il Covid, perché le persone hanno acquisito nuove abitudini che tenderanno a restare anche nel futuro.

Se, fino a ora, per il cliente l’importanza era concentrata sul prodotto, questa si sposterà anche sul servizio e sull’esperienza (ancora meglio se appagante e, allo stesso tempo, sensibile all’ambiente). Il food delivery dovrà coinvolgerlo sempre di più. Ed è proprio qui la sfida principale: umanizzare questa esperienza riuscendo a colmare l’intangibilità, la mancanza del rapporto umano con il ristoratore tipica del delivery.


E, in questo, quanta importanza avranno soluzioni come quella Askoll + Hotbox?

Già oggi sono importantissime, in futuro saranno fondamentali perché sarà impossibile per il business del food delivery prescindere dalla mobilità elettrica e dall’attrezzatura professionale necessaria per preservare il cibo durante il trasporto fino a domicilio. Solo così si potrà portare a casa delle persone l’esperienza della pizza servita al tavolo.
Arriva preparato, confronta i modelli.
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